Se c’è una cosa che non si può dire di questo 2020 che si sta per concludere è che non sia stato in grado di stupirci e di modificare molte delle nostre abitudini, nella vita in generale e nel lavoro. Lavoro che, vale la pena ricordarlo, rappresenta della vita una frazione importante (sottolineo “frazione” con la stessa enfasi con cui sottolineo “importante”).
Cosa resterà di queste nuove abitudini una volta che le condizioni ambientali torneranno quelle di dodici mesi fa lo scopriremo con il tempo, non avendo doti divinatorie faccio quello che posso, mi affaccio alla finestra e osservo con uguale perplessità l’esercito del “tornerà tutto come prima” e quello del “niente sarà più come prima”.
Osservo anche che innegabilmente, quest’anno, alcune cose sono cambiate e, per non perdere l’occasione di ragionarci sopra, con i colleghi e le colleghe di Pares Giulia Bertone, Marco Cau, Ambra Chirico e Graziano Maino abbiamo provato a raccogliere alcuni tra i pensieri e le suggestioni che hanno accompagnato il nostro lavoro negli ultimi mesi.
Li trovate, se vi va e se lo ritenete utile, in una pubblicazione gratuita curata da Graziano Maino e Dario Grison (cooperativa La Quercia di Trieste) e che potete scaricare dalle pagine di Percorsi di secondo welfare.
Buone feste e buon anno nuovo! 🙂